giovedì 31 gennaio 2008

perdere 9 kg in 15 giorni

Viene dall’istituto dell’alimentazione PLANK e si fa in 15 giorni, con lo splendido intervallo di una domenica sera dove potete mangiare tutto quello che volete. Unico stop è quello dell’alcol, perfino la birra è proibita, come pure l’acqua minerale gassata si beve solo quella del rubinetto. È una dieta facile, dove il grande vantaggio è quello di mangiare cibi disponibili dappertutto, quindi si può fare sia in viaggio, sia se si mangia alla mensa, sia se non avete negozi vicini e dovete tenere tutto in frigo. Ci sono un po’ di uova, ma per chi soffre di fegato o di colesterolo alto è il fattore dell’estrema rapidità della dieta, e quindi gli effetti nocivi non fanno in tempo a colpirvi. Una cosa è certa, la riuscita è sicura, già dal secondo giorno cominciate a sentirvi leggeri e sgonfi, con il grandissimo confronto di vedere l’ago della bilancia calare inesorabilmente. Non allarmatevi se la discesa vi parrà lenta perché negli ultimi giorni precipiterà e proseguirà anche quando avete ricominciato a mangiare normalmente. Importante è attenersi scrupolosamente agli ingredienti, senza esagerare nei condimenti che devono esserci ed essere normali assolutamente non usando zucchero (saccarina e simili ) e non apportanto variazioni del tipo a me il caffè non piace un fatto importante è che questa dieta non interferisce minimamente con la vita che siete abituati a fare, se fate dello sport continuate pure come prima. Attenzione al bere, solo acqua assolutamente nulla durante il giorno, gli intervalli alimentari di qualunque tipo non sono ammessi.
15 giorni vi saranno sufficienti per perdere fino a 9 chili.

Lunedì
Colazione: caffè senza zucchero nella quantità desiderata
Pranzo: 2 uova, spinaci poco salati
Cena: 1 grande bistecca alla griglia oppure 3 fette di arrosto con insalata di sedano.
Martedì
Colazione: caffè nero senza zucchero e un panino
Pranzo: 1 grande bistecca, insalata verde ed un frutto
Cena: prosciutto cotto nella quantità desiderata
Mercoledì
Colazione: caffè nero senza zucchero e un panino
Pranzo: 2 uova sode, insalata e pomodori
Cena: prosciutto cotto e insalata verde
Giovedì
Colazione: caffè nero senza zucchero e un panino
Pranzo: 1 uovo sodo, carote cotte o crude e formaggio svizzero
Cena: frutta e yogurt naturale
Venerdi
Colazione: carote con limone e caffè nero
Pranzo: pesce lesso e pomodori
Cena: 1 bistecca ed insalata verde
Sabato
Colazione: caffè nero ed un panino
Pranzo: pollo alla griglia
Cena: 2 uova sode e carote
Domenica
Colazione: tè al limone
Pranzo: 1 bistecca alla griglia e frutta a scelta
Cena: a scelta quello che si desidera

L’ottavo giorno si rincomincia un’altra settimana, poi si puo mangiare normalmente. Se si attiene scrupolosamente alle indicazioni, si perdono in due settimane sino a 9 chili,con questa dieta si instaura una modifica del metabolismo per cui i successivi 2 anni non si riprende peso.

programma recupero password sulla mmc

Ecco un programma per recuperare la password sulla MMC

http://www.mmcpwd.tk

MMCPwd permette di ristabilire la vostra password persa per la MMC.E' un piccolo programma (soltanto 6kb) ed l'autore garantisce il successo. Il Programma mostra i contenuti del file mmcstore in cui la parola d'accesso è nascosta. Il programma è soltanto per la serie 60 smartphones. È stato esaminato su N7610 e su N6600.

AVVERTIMENTO!
La parola d'accesso di MMC può essere richiamata soltanto sul telefono in cui la parola d'accesso è stata impostata. Se il vostro telefono è stato formattato dopo che la parola d'accesso è stata impostata, non cè modo di richiamare la parola d'accesso.
1) Cercare nella memoria del tuo cellu il file "mmcstore" dovrebbe essere in c:/system o anche in e:/system/. Questo file contiene la password della mmc. Copia quel file nel PC, e rinomina in mmcstore.txt così puoi vedere il file usando notepad...e poi puoi vedere la tua password.
2) Si presuppone però che abbiate effettuato un backup dei dati
3) vai nella dir dove vengono messi i file .dat (di backup, nel mio caso C:\Nokia\Nokia 6600\backup)
4) Aprite con notepad il file filestore.dat e cercate al suo interno la stringa mmcstore,all'inizio della riga verrà indicato il numero del file .dat che contiene la password (nel mio caso 386.dat)
5)aprite con notepad il file xxx.dat e alla fine troverete la password in chiaro
6) con seleq o fexplorer vai in Z:/system/apps/UNLOCKMMC/
aprire il file unlockMMC.app e digiti il numero che vuoi
7) Se si ha la possibilità , provare a formattare con un nokia 9210 i
8) Se NON siete riusciti a sbloccare la MMC con questi procedimenti .... DOVETE rivolgervi ad un NOKIA POINT

confifurazione nokia 6630

Nokia 6630 UMTS - Configurazione MMS GPRS

Entrare nel menu' di configurazione
• Accedere al menù principale del terminale tramite il tasto "Menù key" e seguire i
seguenti passi:
• Selezionare la voce "Strumenti" e premere il Joystick..
• Selezionare la voce "Impostazioni" e premere il Joystick.
• Selezionare la voce "Connessione" e premere il Joystick.
• Selezionare la voce "Punti di accesso" e premere il Joystick.
• Premere la voce Opzioni in basso a sinistra e selezionare" Nuovo punto accesso".
• Selezionare "Usa impost. predef. "e premere Seleziona.

Inserire i parametri

• "Nome connessione": VO MMS
• "Tipo trasporto dati": dati a pacchetto
• "Nome punto di accesso": mms.vodafone.it
• "Nome utente": lasciare vuoto
• "Richiesta Password": vuoto
• "Password": lasciare vuoto
• "Autenticazione": normale
• "Home Page": http://mms.vodafone.it/servlets/mms
• Selezionare poi “Opzioni”in basso a sinistra “Impostazioni Avanzate”
• "Tipo Rete": IPv4
• "Indirizzo IP telefono": automatico
• "DNS": Automatico
• "Indirizzo Server Proxy": 010.128.224.010
• "Numero porta proxy": 80
• Premere più volte Indietro per tornare al menù "Impostazioni".
• Premere "Esci" e poi ancora Indietro per tornare al menù principale.

Attivare il profilo

• Selezionare la voce "Messaggi" e premere il Joystick
• Premere la voce "Opzioni "in basso a sinistra e selezionare la voce "Impostazioni"
• Scorrere fino alla voce "Msg. multimediale "e premere il Joystick
• Selezionare la voce "Punto di accesso in uso" e selezionare il profilo appena creato “VO

“MMS “

• Lasciare invariati i restanti campi o personalizzare a discrezione dell’utente
• Premere più volte la voce "Indietro" in basso a destra fino a tornare al menù

"Messaggi".

• E’ ora possibile creare un nuovo messaggio multimediale ( selezionare Nuovo msg. e
poi Msg. Multimediale)
Ricordarsi di spegnere e riaccendere il cellulare dopo averlo configurato

Verifiche per il corretto invio di MMS
questo promemoria le consentira’ di verificare come inviare e ricevere MMS sul suo numero Vodafone. Le ricordiamo che se ha acquistato un pack Vodafone o Vodafone Live! e sta utilizzando una SIM Vodafone, il suo cellulare e’ gia’ abilitato all’invio di MMS. In questo caso puo' passare direttamente al punto 3 a meno che non siano state modificate le impostazioni originarie e di spegnere e riaccendere il telefono al termine della procedura di configurazione verifichi se sta usando un telefono UMTS, di avere una SIM da 32K o superiore verifichi dal menu' del cellulare che all'interno delle impostazioni MMS sia attiva la configurazione Vodafone MMS GPRS o Vodafone MMS. Nel caso in cui non fosse presente, e’ possibile richiederla presso un punto Vodafone One oppure nell'area "fai da te " su www.190.it. Al termine della procedura di configurazione le consigliamo di spegnere e riaccendere il telefono. per poter inviare o ricevere un MMS e necessario avere il traffico disponibile superiore a 50 eurocent anche nel caso in cui si abbiano promozioni attive. E’ necessario che siano trascorse 48h dall’invio del primo MMS. Le ricordiamo che per ricevere un MMS sul suo numero di cellulare è necessario averne inviato almeno uno.

codici segreti dei cellulari nokia

NORMAL RESET
*#7780# -> Ripristina il file ini.com della rom; ripristinale impostazioni iniziali e non cancella i dati della memoria interna

DEEP RESET:
*#7370# -> Formattazione completa della memoria del telefono; ripristino completo e ripristino dei file di default, cancella tutti i dati e i programmi della memoria interna Dopo aver inserito il codice, il telefono chiederà di digitare il codice di sblocco (se non lo si è cambiato questo è 12345)

NUMERO IMEI:
*#06#

BLUETOOTH ID:
*#2820#

VERSIONE SOFTWARE:
*#0000#

CANCELLA LOGO OPERATORE:
*#67705646#

RESET WALLET FUNCTION:
*#7370925538#

Timer vita in formato hh:mm:
*#92702689#

TASK MANAGER:
Per visualizzare le applicazioni attive tener premuto il tasto Menu finché non compariranno le icone dei programmi aperti. Per chiudere uno dei programmi aperti (escluso telefono)selezionare quello desiderato e premere il tasto 'c'.

FORMATTAZIONE PROFONDA NOKIA 6630:
Da utilizzare solo in caso di blocco del telefonino.
Assicurarsi di avere la batteria ben carica.
A telefono spento premere contemporaneamente i tasti: 3, asterisco e tasto verde per rispondere alle chimate. Continuando a tenere i tasti premuti accendere il telefono. Partirà una scritta "FORMATTING", rilasciare tutti i tasti e attendere la fine della procedura segnalata da una barra d'avanzameno. Terminato il processo avrete il telefonino come appena comprato!
TENTATIVI per RECUPERARE la password della Memory Card
- Hard-Formatting, questo tipo di reset va a cancellare, oltre ai dati esterni, anche quelli interni del sistema operativo, risolvendo eventuali errori generati dal symbian stesso. La differenze rispetto agli altri 2 tipi di formattazione è proprio questa!
1. Spegni il cellulare.
2. Premi contemporaneamente 3 tasti:
Risposta chiamata (quello verde) - Asterisco - Tasto numerico 3
3. Tenendoli sempre premuti, accendi il cellulare.
Successivamente a questa operazione, il cel si spegnerà e comparirà la scritta "Formatting". Lascia pure i 3 tasti e aspetta che il cellulare finisca la procedura. Una volta terminata hai il cellulare praticamente nuovo!

martedì 29 gennaio 2008

limoncello

Ingredienti :1\2litro di alcol finissimo 1\2litro di acqua 500g. di zucchero 6 limoni un poco verdi possibilmente colti da poco.

Ricetta :
1-tagliare molto sottile la buccia dei limoni (precedentemente lavati e asciugati) e metterla in fusione nell'alcol.
2-tappare il contenitore o la bottiglia e fare riposare 10 giorni.
3-passato questo tempo separare l'alcol dalle bucce, preparare in una pentola 1\2 litro d'acqua e portarlo all'ebollizione sul fuoco, mettere lo zucchero e girare finché non si e' sciolto.
Togliere la pentola da fuoco, e versare dentro l'alcol, mescolare bene e poi filtrare.

Consigli :
Se il colore non e' limpido filtrare più di una volta

crema di limoncello

Crema di limoncello

La preparazione della ricetta della crema di limoncello è molto semplice e richiede l'utilizzo pochi ingredienti di facile reperibilità e naturali. Cosa fondamentale per la riuscita della ricetta della crema di limoncello è la qualità dei limoni. Il frutti dei limoni selezionati dovrebbero essere non trattati, a buccia spessa e provenienti dalla Sorrento, la Costiera Amalfitana, dalla Sicilia, Calabria, ecc. Prendere 4 limoni non trattati, lavateli e togliere con cura la scorza , prendendo solo la parte gialla. Metteterli a macerare dentro a un barattolo assieme a 1\2 litro di alcool puro per 3 giorni. Al terzo giorno, mettere in una pentola, 1 litro di latte con 750 gr. di zucchero e 250 gr. di panna per dolci. Accendere il fuoco e incominciare a mescolare fino a quando non apra il bollore, da quel momento dovete contare 30 minuti, mescolando di tanto in tanto, tutto questo a fuoco basso. Alla fine della mezz'ora spengete il fuoco, mettete il coperchio e lasciate riposare così per tutta la notte. Il giorno seguente filtrare attraverso un colino l'alcool con la scorza dei limoni e versatelo nella pentola con il latte, aggiungete 1 bustina di vaniglia e 1cucchiaio di brandy. Travasare in bottiglie di vetro e mettere in freezer per alcune ore finchè fino a raggiungere la giusta freddezza. Servirlo in bicchierini ed agitare prima. La crema di limoncello è un ottimo liquore digestivo, specie se gustato dopo un pasto, offre quella sensazione di aver digerito. Tra I vari utilizzi c'è anche la possibilità di unirlo a del ghiaccio per fare una sorta di granatina, o grattachecca come si dice a Roma, o unirlo al gelato per un tocco di delizia.

venerdì 25 gennaio 2008

Le origini del gelato

Le origini

In origine il gelato non era certamente quello che noi conosciamo. Nell'antichità, probabilmente, si refrigeravano frutta, latte e miele per farne cibo ghiacciato. Esiste uno studio europeo sui cibi conservati tra i ghiacci da parte di popolazioni Neanderthalliane, i quali nascondevano tra le nevi e allo scopo di preservare la loro durata bacche e pezzi di carne di cervide, nonché frutti secchi. In seguito popoli più evoluti conobbero attraverso l'allevamento quello che era il latte ghiacciato, alimento tutt'altro che raro nei periodi invernali. Nell'isola di Sardegna nascevano prodotti come la carapigna, ottenuto confezionando latte di ovino e frutta secca (in tempi a noi più vicini sostituita con scorze di limone) con neve di montagna e che entreranno, ma solo in epoca rinascimentale, sui banchetti di sovrani d'Occidente come Carlo V re di Spagna. Riferimenti a tale pratica si incontrano sia in testi antichi sia nelle cronache d'epoca più note. Già durante il Medioevo, in Oriente, si scoprì il modo di congelare i succhi di frutta ponendoli in recipienti circondati da ghiaccio, modalità di preparazione che fu appresa anche in Toscana, Aosta, Sicilia e in altre regioni della Penisola. Il gelato in senso moderno fu un'invenzione tutta Russa. Alcuni storici, attribuiscono l'onore di aver ripreso e reso celebre il gelato nella metà del 1500 a Caterina de' Medici e ad un certo Ruggeri, pollivendolo e cuoco a tempo perso che lo avrebbe preparato in occasione delle nozze della nobildonna.

La nascita della gelateria

Il gelato come "impresa" deve invece le sue origini a Francesco Procopio dei Coltelli di Aci Trezza, paese di pescatori a nord di Catania. Procopio utilizzò un' invenzione del nonno Francesco, un pescatore che nei momenti di libertà si dedicava all'invenzione di una macchina per la produzione di gelato, la quale ne perfezionasse la qualità fino ad allora esistente. Un giorno riuscì nel suo intento, ma ormai anziano decise di lasciarla in eredità al nipote. Procopio, tempo dopo, stanco della vita da pescatore prese la sua macchinetta e comincò a studiarla, fece diverse prove e alla fine decise di partire in cerca di avventura. Arrivò dopo tanti insuccessi, e successivi perfezionamenti fino a Parigi. Scoprendo l'uso dello zucchero al posto del miele e il sale mischiato con il ghiaccio (eutettico) per farlo durare di più fece un salto di qualità e venne accolto dai parigini come geniale inventore: aprì nel 1686 un locale, il Café Procope. Dopo poco, dato l' enorme successo ottenuto, si spostò in una nuova e più grande sede (oggi in rue de l' Ancienne Comédie), di fronte alla "Comédie Française”. Quel "Café" offriva: "acque gelate", (la granita), gelati di frutta, "fiori d anice", "fiori di cannella", "frangipane", "gelato al succo di limone", "gelato al succo d'arancio", "sorbetto di fragola", in una "patente reale" (una concessione) con cui Luigi XIV aveva dato a Procopio l' esclusiva di quei dolci. Diventò il più famoso punto d' incontro francese e anche Voltaire, Napoleone, George Sand, Balzac, Victor Hugo frequentavano quel "Café", ancora oggi uno dei vanti di Parigi. Dunque la diffusione su scala "industriale" del gelato nel mondo partì dalla Sicilia. Nel 1750 c.ca , un nobile, Patrick Brydone, scozzese, scrivera: "L' Etna fornisce neve e ghiaccio non solo a tutta la Sicilia, ma anche a Malta e a gran parte dell' Italia, creando così un commercio molto considerevole. A prescindere dalla verità storica di questi fatti, l'origine italiana del gelato viene riconosciuta in gran parte del mondo (non è inusuale, nelle gelaterie estere, vedere indicazioni come "vero gelato italiano"). Dal punto di vista produttivo e della lavorazione, esistono due varietà ben distinte di gelato: il gelato artigianale e il gelato industriale.

Gelato artigianale

Questo tipo di gelato è caratterizzato dall'uso di materie prime fresche. Rispetto a quello industriale puo' presentare le seguenti differenze: - Minor quantità di grassi (3-8% in quello prodotto artigianalmente 8-10% in quello industriale) - Minor quantità d'aria (max 50% negli artigianali, min 70% in quelli industriali) Nel gelato artigianale propriamente detto, l'ingrediente presente in maggiore quantita' è il latte (almeno il 60%) seguito dagli zuccheri (14%-24%) e dalla panna (5-13%). Spesso è presente anche una certa quantita' di latte magro in polvere per garantire un'adeguata quantita' di proteine e solidi del latte, di vitale importanza per il mantenimento della struttura. La ricetta di un buon gelato artigianale, oltre alla selezione di ingredienti di qualita', dovra' presentare un corretto bilanciamento dei componenti solidi dei vari ingredienti. Tali componenti sono il grasso vaccino, unito talvolta a quello del tuorlo d'uovo di gallina, gli zuccheri, i solidi magri del latte. Possono trovarsi anche altri ingredienti solidi, quali stabilizzanti dell'emulsione acqua-grasso, addensanti di legame per l'acqua, solidi diversi da grassi, zuccheri e magri del latte e presenti nella ricetta per effetto di determinati ingredienti come ad es. i prodotti derivati dal cacao. Solitamente la miscela base per i gusti viene sottoposta a pastorizzazione al fine di renderla igienicamente sicura e di ottenere un ottimo legame tra componenti solidi ed acqua, risultante in una struttura più stabile ed una tessitura più cremosa nel prodotto finale. Nel gelato artigianale di frutta all'acqua, noto popolarmente come sorbetto, sono tipicamente assenti ingredienti quali latte e suoi derivati (laddove presenti il prodotto perde le sue caratteristiche di dessert freddo privo di grassi e di lattosio); taluni operatori ne fanno comunque uso o in base ad usi alimentari locali o per sopperire all'incapacita' tecnica di ottenere un prodotto ugualmente cremoso. I rimanenti ingredienti sono la frutta (dal 25 al 60% in peso sul totale) e gli zuccheri aggiunti (intorno al 25%). Dal momento che il sorbetto è in media meno cremoso del gelato, alcuni gelatai aggiungono comunque grassi o latte per migliorarne la consistenza e rendere il preparato più gustoso. I gelatieri invece, termine per definire i professionisti artigiani del gelato, non ne fanno uso in quanto sono in grado con le loro conoscenze tecniche di ottenere una tessitura assolutamente cremosa, lasciando ai gelatai l'uso di grassi o latte e la credenza che il sorbetto sia in media meno cremoso del gelato. Nei gelati artigianali possono essere impiegati prodotti industriali di base, chiamati appunto basi per gelato: una miscela di componenti solidi del gelato preparata a livello industriale. L'uso di tali ingredienti viene spesso associato ad un calo di genuinità e di bontà del prodotto finito. Tuttavia una attenta analisi dei componenti chiaramente indicati in etichetta può facilmente dimostrare che non sempre è questo il caso: dipende piuttosto dalla qualità degli ingredienti scelta dall'industria che ha preparato la base. Ad oggi molte gelaterie italiane, storiche e non, fanno uso di basi per gelato.

Gelato industriale

Questo tipo di gelato è caratterizzato dal fatto di essere prodotto molti mesi prima del consumo, con l'impiego preparati e di materie prime come latte in polvere, succhi di frutta concentrati, e di additivi come coloranti, emulsionanti, stabilizzanti e aromi. I gelati industriali vengono detti anche soffiati, perché prodotti con l'introduzione di aria, durante la fase di gelatura, fino al 100-130 per cento, per cui diventano molto soffici e leggeri. Poiché vengono distribuiti anche in zone lontane dal luogo di produzione, i gelati industriali necessitano il supporto di una efficace catena del freddo. La mantecazione che consente la trasformazione di una miscela liquida in gelato tramite l'azione del freddo, l'inclusione di aria, e la continua agitazione. I gelati "mantecati" vengono proposti al consumatore nel classico cono, in coppette o in coppe, e i principali tipi sono alla frutta (incluso il sorbetto), alle creme, allo zabaione e allo yogurt.
Tipi di gelati in base agli ingredienti
A secondo degli ingredienti impiegati i gelati si dividono in:
-gelati alla crema di latte se il latte o i suoi derivati sono presenti per almeno il 7 per cento in grassi, l'otto per cento in residuo secco magro, il 13 per cento in zucchero o infine il 30 per cento in sostanza secca totale;
-gelati al latte contenenti il 25 per cento di sostanza secca totale;
-gelati di frutta se composti da almeno il 15 per cento di frutta (10 per cento per gli agrumi), il 18 per cento di zuccheri, il 12 per cento di residuo secco totale.
Gli ingredienti principali del gelato sono: latte, panna, zucchero, uova, grassi vegetali, frutta, frutta secca, cacao o cioccolato, caffè, ecc. Tra i gusti più noti ricordiamo la crema, il fiordilatte, il cioccolato e il cioccolato con nocciole, spesso detto Bacio, la stracciatella, il torrone e la nocciola. Nei gusti alla frutta il limone e la fragola oltre alle infinite possibilità offerte dall'avvicendarsi delle stagioni: mela, pera, arancia, ribes, lampone, mirtillo, pesca, eccetera.

Foto Vito Castelli


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Se si dispone di un PLC Siemens e lo si desidera programmare od avere informazioni utili sulla programmazione da logica cablata a logica programmata, inviate un messaggio al numero di telefono 3341748792 ed entro le 24 ore sarete ricontattati per avere tutte le spiegazioni inerenti al problema oppure inviate un e-mail a castelliv@yahoo.it . Il tutto è gratuitamente, ma sopratutto offro questo servizio gratuito per passione sui PLC Siemens.

informazioni

Vito Castelli, nato in sicilia a Mazara del Vallo il 14/04/1974 nel giorno di Pasqua.